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La Fondazione Segni

La Fondazione Antonio Segni è stata costituita nel febbraio 1987. Il primo Presidente è stato, e lo è tuttora, Mario Segni; il primo direttore Francesco Fresi, funzionario della Comunità economica europea, che ha avuto per molti anni come collaboratrice in sede la dottoressa Rossella Piana.


Compongono il primo consiglio di amministrazione, fra gli altri, Sergio Siglienti, presidente della Banca Commerciale e Stefano Pedde, direttore generale della Banca Nazionale del Lavoro.

Non soltanto l’intervento della banche sarde (Banco di Sardegna, CIS, Banca popolare di Sassari), ma anche quello delle più importanti banche nazionali ha contribuito alla costituzione del patrimonio della Fondazione.


L’attenzione ricade subito sulla questione sarda e sui problemi socio-economici che riguardano l’isola.

 

Nell'ottobre del 1987 la Fondazione organizza a Porto Cervo un simposio internazionale sul sughero. Partecipano il Ministro della Agricoltura, Filippo Maria Pandolfi, il vice presidente della Commissione europea, Lorenzo Natali, il presidente della Regione Sardegna, Mario Melis.

 

L’incontro si conclude con un memorandum che diventerà il regolamento comunitario sul sughero, ancora in vigore.
 

Per la Sardegna sono anni di grande lancio turistico. La Fondazione promuove un’iniziativa di grande successo: invita quindici giornalisti stranieri a visitare l'isola e a raccontarla. Il premio per il migliore articolo viene assegnato a Juan Arias, che scrive sul «Pais» spagnolo un bellissimo contributo, La isla encantadora.

La prospettiva europea diventa subito uno dei temi più ricorrenti. La Fondazione istituisce due borse di studio annuali per studenti sardi che seguono un corso annuale all’Università europea di
Firenze (ma negli anni successivi purtroppo la iniziativa si interrompe per limiti economici).


I primi anni di attività della Fondazione sono stati in gran parte dedicati alla illustrazione della figura di Antonio Segni. In occasione del centenario della nascita, nel 1991, si sono tenuti a Sassari alcuni convegni dedicati alla sua opera, e tra questi uno alla presenza del presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, e del Segretario nazionale della Dc, Arnaldo Forlani.

 

Qualche anno dopo in occasione di un convegno dedicato alla riforma agraria hanno partecipato il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e l’ex presidente del Consiglio, Emilio Colombo, legato ad Antonio Segni ‒ come si sa ‒ da una profonda amicizia. Il 19 ottobre 1992 Romano Prodi apre a Cagliari il convegno "Economia europea e settori produttivi", in cui, fra gli altri, interviene il futuro ministro dell’Economia, Tommaso Padoa
Schioppa. Nel successivo mese di marzo il professore Paolo Fois illustra a Sassari il Trattato di Maastricht che segnerà l'inizio della moneta europea.


La Fondazione, sin da subito, promuove la pubblicazione di diversi volumi. Basti qui ricordare quelli dedicati alla storia della riforma agraria: Per una storia della riforma agraria in Sardegna, a cura di Manlio Brigaglia (Carocci, 2004) e Terra e lavoro. La riforma fondiaria in Sardegna, di Maria Luisa De Felice (Carocci, 2005). 

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Nel 1999 Francesco Fresi lascia la direzione e gli succede Antonio Saba, professore nella Facoltà di Scienze dell’Università di Sassari. Nel frattempo le iniziative della Fondazione affrontano i temi più rilevanti del Nord Sardegna e di Sassari in particolare. Alcuni sono trattati con pubblicazioni scientifiche, come l’importante Rapporto sul turismo in Sardegna (Delfino, 2007).


All’opera di Sandro Ruju è dovuta una profonda ricerca sulla storia della Sir e sugli effetti nella storia della Sardegna: si tratta del libro La parabola della petrolchimica. Ascesa e caduta di Nino Rovelli (Carocci, 2003). Tre professori di Economia agraria, Lorenzo Idda, Roberto Furesi e Pietro Pulina esaminano il quadro agro-pastorale dell’isola in Economia dell’allevamento ovino da latte (FrancoAngeli, 2010). Nel frattempo Salvatore Mura si è concentrato, come nessuno prima, sullo studio della biografia di Antonio Segni.

 

La Fondazione ha seguito e incoraggiato il lavoro del giovane studioso. Sono stati pubblicati a sua cura il Diario (Il Mulino, 2012) e gli Scritti politici di Segni (Cuec, 2013). Nel 2017 è uscita la bella biografia Antonio Segni. La politica e le istituzioni (Il Mulino, 2017).


Nel 2008 la Fondazione invita il commissario dell’Enea, Luigi Paganetto, e alcuni dirigenti dell’Ente ad un convegno, che si svolge a Sassari, sulle energie rinnovabili. Nel 2011 Mariano Maugeri un brillante giornalista del «Sole 24ore» apre un dibattito con due articoli illuminanti:

A Cagliari la spesa è senza fondo e Macelleria Sardegna. La Fondazione su questi problemi organizzata un incontro pubblico, a cui partecipano Maugeri e due dirigenti della Regione Autonoma della Sardegna.


La Fondazione con continuità dedica particolare attenzione ad alcuni temi assai rilevanti: i problemi dell’Università di Sassari, della sua capacità a svolgere il proprio ruolo nel Nord Sardegna, è affrontato in un convegno organizzato con Alma Laurea, la prestigiosa istituzione bolognese.

Nel 2014 la Fondazione invita a Sassari l’ing. Franco Terlizzese, direttore generale del ministero dell’industria per le ricerche nel sottosuolo. Si è aperta infatti la prospettiva della trivellazione del mar di Sardegna alla ricerca del petrolio. Nel frattempo Francesco Pigliaru è stato eletto presidente della Regione e accetta l’invito della Fondazione a tenere a Sassari il suo primo intervento pubblico.


Un lungo lavoro, intanto, è stato compiuto su una vicenda che pone nuovi problemi: l’acquisto del Banco di Sardegna da parte della Bper. La manifestazione più importante è un convegno pubblico con l’intervento di due economisti, Tito Boeri e Luigi Guiso, che segnalano i rischi della operazione.


Nella discussione sulle città metropolitane in Sardegna la Fondazione è in prima linea, in difesa di Sassari e delle sue potenzialità, sostenendo apertamente la scelta di due città metropolitane, Cagliari e Sassari, ma i fatti purtroppo non consentono di raggiungere l’obiettivo.


Nel 2019 la Fondazione, insieme all’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, all’Università di Padova e all’Università di Sassari, organizza il convegno di studi alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “La Presidenza Segni e il ruolo internazionale dell’Italia nella fase iniziale del Centro-sinistra”.


Durante lo svolgimento di eventi fondamentali per la vita di Sassari, come l’elezione del sindaco e del rettore, la Fondazione organizza confronti pubblici con la presenza di tutti i candidati.

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